Cantieri meticci (1)

Cantieri meticci

Sulle tracce di Calibano

dal 26 luglio al 2 agosto

– sinossi del progetto presentato per la Chiamata alle arti –

conferenza stampa di presentazione: giovedì 30 luglio ore 11 c/o Teatro Rossi Aperto

1. L’idea

Da più di un anno “Cantieri meticci” (www.cantierimeticci.it) svolge un grande lavoro di studio e di ricerca a partire dall’opera di Shakespeare: La Tempesta. Il percorso è iniziato ad ottobre del 2013 con il lancio del progetto europeo The City Ghettos of Today (http://cityghettos.com; https://www.youtube.com/watch?v=uLVun1Zra1s).

Le grandi tematiche affrontate durante il progetto sono state:

–       analisi e definizione dei nuovi ghetti di oggi;

–       incontro/scontro tra culture diverse;

–       analisi approfondita delle relazioni fra i personaggi de La Tempesta e rilettura dell’opera in chiave contemporanea;

Il progetto europeo si è concluso ad Anversa (Belgio) a febbraio 2015 ma non per questo si è fermato il percorso di studio e di ricerca avviato nelle varie città europee. Infatti, con alcuni attori della ns. Compagnia stiamo proseguendo il “viaggio” intrapreso attraverso l’opera di Shakespeare concentrandosi in particolar modo sulla figura di Calibano in relazione con Prospero, Miranda ed Ariel; attraverso incontri settimanali e la scrittura di un diario (tipo diario di viaggio), gli attori della Compagnia, sotto la guida di Pietro Floridia, “s’imbarcano sulle tracce di Calibano” nel tentativo di:

–       scoprire chi è e dove si trova Calibano nelle ns. società contemporanee;

–       definire meglio il ns. lavoro teatrale con i migranti;

–       ragionare su come la cultura e la scrittura condizionano la ns. concezione dell’Altro e rischiano, se non maneggiate con cautela e consapevolezza, di agire negativamente (assimilazione, schiacciamento dell’Altro) sul lavoro che la ns. Compagnia sta cercando di svolgere insieme ai migranti;

Il lavoro di restituzione del workshop intensivo si avrà a settembre, sotto forma di performance teatrale aperta al pubblico del TRA ed alla cittadinanza, in vista del terzo compleanno del Teatro Rossi Aperto.

 

2.   La sostenibilità

Le “spese” inerenti alla presente richiesta saranno divise fra:

–       Cantieri Meticci per quello che riguarda il trasporto ed il vitto della Compagnia;

–       il TRA per quello che riguarda l’ospitalità delle prove e della performance finale;

–       la cooperativa Arnera, per le relazioni tra la compagnia e gli stranieri della provincia di Pisa, in particolare a sostegno degli spostamenti di chi prenderà parte al laboratorio e alla performance.

 

3.   I soggetti coinvolti o da coinvolgere anche con l’aiuto del TRA

Premettendo che le ns. prove saranno aperte agli osservatori esterni che lo desidereranno, ci terremmo ad organizzare anche, con l’aiuto del TRA, una giornata di workshop aperta:

–       ai frequentatori del TRA;

–       ai migranti, richiedenti asilo e rifugiati politici ospiti di strutture d’accoglienza sotto gestione di Pisa;

–       agli artisti, docenti, scrittori ecc. interessati a condividere con noi questo percorso.

 

4.  Perché al TRA e non altrove?

–       perché conosciamo il TRA attraverso le descrizioni di Daniela e Alessio, attraverso gli spettacoli che abbiamo visto, attraverso il sito web, attraverso il pensiero che lo definisce ed al quale Cantieri Meticci si sente molto vicino;

–       perché la ns. Compagnia sta cercando di ottenere un spazio, sul territorio bolognese, dove poter sviluppare le proprie attività;  per noi il TRA rappresenta un punto di riferimento ed un modello di gestione alternativa ed innovativa di uno spazio adibito ad attività culturali di qualità;

–       perché anche in Europa abbiamo interagito con realtà che mettono in movimento nuove modalità di gestione – non istituzionali – del fatto culturale;

–       per la valenza politica intrinseca al ns. fare teatro nei luoghi non teatrali, nelle case occupate, nei centri di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati politici, nei luoghi pubblici, in università ecc. in una perpetua ricerca di collegamento con la città di Bologna ed i suoi cittadini;

–       perché crediamo che la ns. progettualità italiana possa interessare il TRA: dare voce alle minoranze, avvicinare i migranti all’arte attraverso pratiche teatrali;

–       per il ns. continuo studiare, per la ns. continua ricerca di altri punti di vista attraverso la collaborazione con numerosi docenti universitari, artisti, scrittori e filosofi internazionali;

–       per la ns. volontà costante di creare rete con realtà artistiche innovative ed impegnate.

Appuntamenti, Laboratori, Teatro

2 pensieri su “Cantieri meticci (1)

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