Il minotauro – Lettura scenica

Alle 21.30 Il Minotauro – lettura scenica 
Da Friedrich Dürrenmatt
di e con Massimo Zaccaria
interventi sonori Luca Privitera
Il Minotauro si trova sempre al limite della conoscenza delle sensazioni che non gli è permesso di
provare, quali passione, gioia, infelicità, paura e tormento. Sempre, sulla soglia di quelle stesse
emozioni che proverebbe, se solo sapesse che cosa questo voglia dire.
Un racconto che corre rapido verso un epilogo drammatico.
Il progetto è dedicato a tutti coloro che vivono nella piena emarginazione , individui visti come diversi . Quest’essere col passare del tempo diventa: un killer , uno stupratore. In ognuno di noi vive un Minotauro , e in ognuno di noi esiste un labirinto.

Spiega l’autore: “Rappresentando come labirinto quel mondo al quale mi trovo esposto , in realtà tento di acquisire distanza nei suoi confronti , di arretrare, di tenerlo sott’occhio come fa il domatore con una belva:”

Il labirinto è una metafora e in quanto tale è ambigua come tutte le metafore. Da qualche parte, al suo interno, è appostato il Minotauro, un mostro con la testa di toro e il corpo umano. Quest’essere non era capace né di parlare né di pensare , non era dotato d’altro che di istinti. Quando però gli comparvero dinnanzi i sette giovinetti e le sette giovinette , i quali si tenevano per mano per non perdersi , i fanciulli con i fanciulli e le fanciulle con le fanciulle, questo animalesco e istintivo riconoscimento gli provocò un accesso di furore quasi divino: avrà arretrato i giovinetti, li avrà trafitti con le corna, avrà violentato le giovinette e alla fine avrà dilaniato tutti, con le sue mani, leccando il loro sangue. Naturalmente veniva spontaneo considerare come loro assassino il Minotauro. Anche così il labirinto conserva la sua ambiguità . In primo luogo è una duplice prigione . In secondo luogo rappresenta sempre pur un castigo. Dove c’è un castigo deve tuttavia esserci anche un tribunale che fissa questo castigo e una colpa che sia all’origine di questo castigo. Il labirinto quindi lo punisce per una colpa che sta al di fuori di lui, anteriore alla sua nascita e cui egli deve alla sua origine . La colpa del Minotauro consiste nel fatto di essere un Minotauro, un mostro, un innocente colpevole; e per questo il labirinto è qualcosa più di una prigione.
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