Liberação

24 aprile dalle 17:30

Liberação

una festa per la biblioteca
una biblioteca in festa

Il Teatro Rossi Aperto e la Biblioteca Franco Serantini invitano tutte e tutti a festeggiare insieme una doppia liberazione, con i migliori auspici: il 25 aprile 1945, lo sappiamo, ci liberammo dal nazifascismo. Il 25 aprile 1974 la Rivoluzione dei garofani mise fine, in Portogallo, al regime fascista istituito cinquant’anni prima da Salazar. Speriamo anche noi, nel nostro piccolo, di liberarci di angherie e oppressori con una lunga giornata di incontro e festa.

ore 17:30 — presentazione del libro di Massimiliano Bacchiet Riglione. “Questa centrale e laboriosa borgata”. Vita sociale e politica 1861-1948, edizioni BFS. Con Massimiliano Bacchiet e Franco Bertolucci

a seguire — aperitivo buffet con interventi canori del ControCanto Pisano

ore 20:30 — Parole d’anarchia e libertà, spettacolo teatrale di Dewey 780 (Francesco Cerrai e William Busdraghi)

ore 21:30 – concerto dei Cantiga Caracol, con letture da Nuove lettere portoghesi / Novas cartas Portuguesas a cura di Nicola Moscardi e Daniela Scarpari

 

Cantiga Caracol – Iberici intrecci

Musica tradizionale delle campagne iberiche, affamate e arcaiche, riscoperta da ricercatori che contestavano il regime fascista tentando di decostruire la bugia del “Portogallo giardinetto felice d’Europa”, e cantautorato d’impegno politico-sociale costituiscono il repertorio originalmente riarrangiato del gruppo, che sarà a Pisa in trio:

Silvia Cavalieri, voce
Vladimiro Cantaluppi, violino
Giovanni Tufano, chitarre e percussioni

Le letture

Maria Isabel Barreno – Maria Teresa Horta – Maria Velho da Costa, Novas cartas Portuguesas, 1972. Tradotto in italiano da Marina Valente nel 1977 col titolo di Nuove lettere portoghesi.
Un testo profondamente rivoluzionario che ebbe sulla società portoghese, assopita nelle maglie del fascismo più longevo d’Europa, l’effetto di una scossa: attraverso la rivendicazione poetica e delirante di una femminilità emancipata, guidata dal desiderio più che dal dovere e decisa a riprendersi la parola  attraverso l’esercizio della passione, le tre autrici costruiscono un dialogo sul filo dell’eccedenza, denunciando il sessismo ipocrita del loro paese e, fra le righe, il colonialismo imperialista del regime dell’Estado Novo, a cui di lì a poco – il 25 aprile 1974 – la Rivoluzione dei Garofani avrebbe messo fine.

 

La Biblioteca Franco Serantini di Pisa attraversa da tempo un momento particolarmente difficile a causa dell’assenza di una sede – che fino a pochi anni fa era presso il Complesso Marchesi – per poter svolgere i propri servizi e mettere a disposizione degli utenti il proprio patrimonio.

Attualmente il patrimonio della biblioteca (oltre 42mila volumi, 5250 periodici, migliaia di documenti e materiali storici) è ospitato fuori città dall’Università di Pisa nel proprio Archivio generale.

La Biblioteca Franco Serantini, a fronte di un imbarazzante silenzio istituzionale, si appella, alla società civile, alle cittadine e ai cittadini.

La serata del 24 aprile, organizzata grazie alla preziosa disponibilità e collaborazione del Teatro Rossi Aperto, è un’occasione per riportare la questione della Biblioteca Serantini al centro dell’attenzione della città.

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