Per Zakir

Rosa Bianca per ZakirA seguito della morte di Zakir Hoassin, il Teatro Rossi Aperto ha voluto dare un contributo concreto alla famiglia dedicando al lui lo spettacolo del 16 aprile “La madre”, di Maria Grazia Mandruzzato, e mettendo a disposizione la propria quota di incasso per sostenere le spese che sarà necessario affrontare.
Pubblichiamo di seguito l’intervento che ha preceduto lo spettacolo e cogliamo l’occasione per rilanciare anche noi l’appuntamento cittadino di oggi pomeriggio alle 15:00 in p.zza Vittorio Emanuele.

«Ogni sera, come molte e molti di voi sanno, gli spettacoli sono preceduti da una breve introduzione, che vi aggiorni anche su come vanno le cose in questo Teatro.
Questa sera il rituale cambia, perché domenica sera nella nostra città la violenza cieca e ignorante di un ragazzo ha causato la morte di un uomo bengalese.
Questa sera sul tavolo d’ingresso avete trovato una rosa.
Zakir, come molti ragazzi e uomini bengalesi, quando è arrivato a Pisa sopravviveva vendendo rose. Quello che può sembrarci un bel simbolo è invece, senza dubbio, il segno dell’oppressione, della marginalizzazione cui sono costretti i migranti.
Le rose che vendeva Zakir erano rosse. Stasera noi abbiamo scelto una rosa bianca, come sono bianchi i fiori che Maria Grazia ha in scena, sullo scrittoio. Lo abbiamo fatto per legare, simbolicamente, lo spettacolo di stasera alla morte di Zakir, perché questo bianco ci ricordi questo lutto. E la dedica si concretizzerà accantonando l’incasso della serata e mettendolo a disposizione per le spese che la famiglia dovrà affrontare: legali, di viaggio e per il trasporto della salma – come già ci ricordava in questo stesso teatro meno di due settimane fa uno degli episodi di “Ferite a morte”.»

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