“Cinque tavoli di due metri per tre poggiati su semplici caprette, ognuno con quindici persone sedute attorno hanno occupato per tre giorni proprio il centro della platea, che si è trasformata in una vera e propria fabbrica di partecipazione e di democrazia”
A questo link potete trovare un primo nostro racconto, scritto a caldo subito dopo la chiusura dei lavori, che repubblica.it ha voluto pubblicare.