Il suono dell’improvvisazione

Concerto del 15-11-2013

Workshop intensivo sulla musica improvvisata

Condotto da Eugenio Sanna

Quinto appuntamento: venerdì 28 marzo 2014 dalle 15.30

Dalle 15.30 alle 19.30: laboratorio di improvvisazione.

Dalle 22.00: performance di tutti i partecipanti al workshop.

Per informazioni e iscrizioni, telefonare a Eugenio Sanna, tel. 334 236 63 24; oppure scrivere al seguente indirizzo e-mail: sanna.eugenio@gmail.com 0  musica@teatrorossiaperto.it

Siamo giunti al quinto appuntamento dell’importante ciclo di workshop “Il suono dell’improvvisazione“, condotto dal musicista-chitarrista Eugenio Sanna e che si propone come finalità peculiare, la diffusione e la pratica della musica improvvisata, a partire dalle esperienze  avvenute e vissute da questo stesso musicista, nella città di Pisa per oltre un decennio, negli ormai lontani anni ’80.

Il “Suono dell’improvvisazione” ha al suo attivo anche la collaborazione, attraverso tre concerti dal vivo, con gli importanti fiatisti Marco Loprieno ed Edoardo Ricci, Stefano Bartolini, questi ultimi due veri innovatori delle pratiche sassofonistiche in Italia e nell’ultimo periodo, il concerto con la clarinettista e suonatrice di tarogato di fama mondiale, Esther Lamneck.

Durante gli incontri che seguiranno, saranno previste altre  partecipazioni sia a livello didattico che su  un piano puramente  concertistico, di musicisti di fama internazionale.

Nei mesi precedenti di novembre, dicembre del 2013 e gennaio del 2014 e febbraio, si sono avvicinati in qualità di partecipanti al workshop, molti musicisti e anche artisti provenienti da vari indirizzi espressivi, giovani e meno, animati tutti quanti da un grosso entusiasmo e dall’importante forza propulsiva di poter scoprire in loro stessi, un nuovo e personale approccio all’arte, in questo caso attraverso la metodologia dell’improvvisazione vera e propria arte.

Le varie perfomance serali, dimostrazioni del lavoro svolto nelle ore pomeridiane, hanno offerto al pubblico intervenuto, tutta l’energia creativa e  preziosa, che  è scaturita da questo importante lavoro.

Il quinto incontro avverrà  dunque il quarto venerdì del mese e ossia, venerdì 28 marzo 2014. L’orario sarà il consueto: dalle ore 15,30 alle 19,30 il workshop e la perfomance serale con tutti i partecipanti,  alle ore 22,00.

Eugenio Sanna“Il suono dell’improvvisazione” è un ciclo di incontri a carattere di workshop teorico-esperenziali, dedicati alla musica improvvisata e alla sua arte, organizzati dal TRA Teatro Rossi Aperto), su idea e progetto del musicista Eugenio Sanna, che avverrà nell’ambiente dello stesso Teatro Rossi, in via Collegio Ricci, n° 1.

Una prima parte del workshop, è dedicata dunque  alla discussione, amplificazione e condivisione di alcuni temi, aspetti più o meno teorici ma in ogni caso, concetti legati al grande dibattito che avviene da moltissimo tempo ormai, attorno alla contemporanea musica improvvisata e con riferimento ai due testi-chiave, ormai storici: “Note sulla natura della musica creativa” di Leo Smith ( edizione originale “Creative Music”, tradotto dal Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale- C.R.I.M. di Pisa e edito da Nistri-Lischi nel 1982) e il celeberrimo “L’Improvvisazione” di Derek Bailey, attualmente ristampato dalla casa editrice E.T.S. di Pisa.

Due testi intensi e ricchi di preziosi suggerimenti e visioni del mondo, che fanno della musica improvvisata una vera e propria arte da utilizzarsi anche nella vita quotidiana. La scoperta di poter improvvisare in musica come anche in altri campi espressivi, coincide spesso con l’esistenza di un potere segreto che è insito in ogni individuo che si voglia esprimere con qualsiasi mezzo artistico. Per quanto riguarda la parte esperenziale, verranno proposti degli esercizi atti a sviluppare una propria capacità improvvisativa sia attraverso lo strumento che non. Gli esercizi saranno eseguiti sia nella formula del solo, del duo, trio, quartetto, fino all’insieme collettivo di tutti i partecipanti. In ogni caso qualsiasi esercizio suggerito, avrà sempre a che fare con una metodologia completamente improvvisativa.

Il seminario è aperto ai musicisti che suonino qualsiasi strumento ma anche a tutti coloro che provengano da altre aree espressive e a qualsiasi persona che fosse interessata a partecipare, per motivazioni personali.

Occorre precisare che l’accento è posto dunque sul concetto di improvvisazione in maniera totale, ampia e allargata e non idiomatica. Verrà sviluppato inoltre il concetto di ascolto interiore ed esteriore, per poter per poter arrivare attraverso esso, a nuove sonorità mai utilizzate, tessuto e nutrimento fondamentale della musica improvvisata. Per quanto riguarda il gruppo stesso l’ottica è spostata sia su di una modalità di manifestazione collettiva, verso una finalità di ricerca di un suono e di una espressione globale, sia di un approccio individuale e personalizzato per ciascun partecipante.

E’ indispensabile, che chi intenda seguire questo ciclo di incontri, se musicista, porti con sé il proprio strumento e se elettrico, ( chitarre, bassi, tastiere ecc..), un amplificatore per il suono e tutto il necessario per poter suonare. Durante i vari incontri non si farà uso dell’impianto di amplificazione per la voce.

Per informazioni e iscrizioni, telefonare a Eugenio Sanna, tel. 334 236 63 24; oppure scrivere al seguente indirizzo e-mail: sanna.eugenio@gmail.com
Vedi anche il sito del Teatro Rossi (via Collegio Ricci n° 1Pisa): www.teatrorossiaperto.it/‎ o: musica@teatrorossiaperto.it

Eugenio Sanna (www.eugeniosanna.it), chitarrista originale e versatile e musicoterapeuta, conduce da sempre una ricerca di rigore estremo che non conosce compromessi. Ha partecipato dal 1976 fino al 1986, alla fondazione del C.R.I.M. ( Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale) a Pisa, città dove attualmente vive. Ha suonato con i maggiori musicisti contemporanei ed esponenti della musica improvvisata ma anche con artisti provenienti da altre aree espressive: Peter KowaldDerek BaileyRoger TurnerEdoardo RicciJohn ZornGiovanni CanaleTristan HonsingerStefano BartoliniJohn EdwardsGiuseppe Chiari, Edoardo MarraffaSteve NobleLuca TilliTony Rusconi, Sebi TramontanaThomas LehnTiziana BertonciniEsther Lamneck, Eric Lyon, Ute VolkerEddie PrevostPatrizia OlivaStefano GiustPaed ConcaCarlo Actis DatoMauro OrselliPhil MintonLiz Allbee, Marco Cristofolini e molti altri. Interessato alla fusione di diversi linguaggi artistici, partecipa e progetta perfomance anche con danzatori quali Douglas Dunn, Roberto CastelloCheryl BanksManrico FiorentiniAtsushi TakenouchiKatie DuckCharlotte ZerbayPaola Lattanzi. A partire dal 94′, viene invitato a tenere periodicamente delle lezioni sulla musica improvvisata dal dipartimento di musica elettronica e contemporanea della New York University, per gli studenti di quella università. Per dodici anni ha portato avanti un laboratorio di musica per la casa circondariale G.Don Bosco di Pisa e dal 2001 conduce due laboratori con finalità espressive e terapeutiche, per l’associazione di riabilitazione psicosociale L’Alba, nella stessa città in cui risiede.

Un pensiero su “Il suono dell’improvvisazione

  1. Vi invio il comunicato relativo al settimo incontro di venerdì 27 maggio 2014. Per favore potete metterlo sul vostro sito perchè ancora non è stato fatto. Lo avevo inviato a Giovanni Mori, con una certa urgenza già da tempo, avendomelo chiesto per anticipare i tempi, ma vedo che per ora non è stato ancora pubblicato. Bisognerebbe pensare inoltre a stampare le locandine e dei volantini da mettere nei bar, caffè, ristoranti ecc… Potrei andare io da Gioia Fanelli della copisteria Alqartas e farne stampare un certo numero. Fatemi sapere, grazie e saluti a tutti,
    Eugenio

    “Il suono dell’improvvisazione”
    Workshop intensivo sulla musica improvvisata
    Condotto da Eugenio Sanna

    ospite speciale: Luigi Guarnieri- flauti, strumenti a fiato di invenzione personale, conduzione improvvisata
    settimo incontro- venerdì 23 maggio 2014 dalle ore 15,30 alle 19,30 e perfomance serale di tutti i partecipanti alle ore 22,00
    Presso: TRA ( Teatro Rossi Aperto), via Collegio Ricci n° 1, Pisa.

    Per informazioni e iscrizioni, telefonare a Eugenio Sanna, tel. 334 236 63 24; oppure scrivere al seguente indirizzo e-mail: sanna.eugenio@gmail.com
    O: http://www.teatrorossiaperto.it/‎ musica@teatrorossiaperto.it

    Siamo giunti al settimo appuntamento dell’ importante ciclo di workshop ” Il suono dell’improvvisazione”, condotto dal musicista-chitarrista Eugenio Sanna e che si propone come finalità peculiare, la diffusione e la pratica della musica improvvisata, a partire dalle esperienze avvenute e vissute da questo stesso musicista, nella città di Pisa per oltre un decennio, negli ormai lontani anni ’80.

    Il “Suono dell’improvvisazione” ha al suo attivo anche la collaborazione, attraverso tre concerti dal vivo, con gli importanti fiatisti Marco Loprieno ed Edoardo Ricci, Stefano Bartolini, questi ultimi due veri innovatori delle pratiche sassofonistiche in Italia e nell’ultimo periodo, il concerto con la clarinettista e suonatrice di tarogato di fama mondiale, Esther Lamneck.

    Durante questo settimo appuntamento i partecipanti al workshop, avranno modo di incontrare l’importante e carismatico musicista fiorentino Luigi Guarnieri (www.luigiguarnieri.org/biografia.htm‎), pianista, compositore, musicista elettronico e suonatore di varie tipologie di strumenti a fiato di sua creazione e il cui il catalogo delle opere da lui scritte e registrate è molto ampio e comprende sia la musica da camera, quella corale, sinfonica, le live electronics e il teatro musicale.
    La sua musica è stata eseguita infatti in Europa, Stati Uniti, Brasile, Canada e Giappone ed è trasmessa dalla radio italiana, belga e canadese. Ha collaborato inoltre con la RAI per la realizzazione di una serie di programmi sulla musica contemporanea e per le edizioni Van de Velde (Parigi) per pubblicazioni a carattere didattico-musicale.
    Di estremo interesse è il suo concetto estetico di “musica estesa”. Nella musica estesa vengono completamente scardinati i confini tra musica colta e altre forme di contaminazione e dove allo stesso modo si integrano in una logica interna, modulare, elementi rigorosamente notati in partitura, notazioni aperte e parti totalmente estemporanee, richiamate da una organizzazione gestuale (composizione direttiva) affiancabile a quella attuata a suo tempo da Lawrence Douglas “Butch” Morri

    Nei mesi precedenti del 2013 e del 2014, si sono avvicinati in qualità di partecipanti al workshop, molti musicisti e anche artisti provenienti da vari indirizzi espressivi, giovani e meno, animati tutti quanti da un grosso entusiasmo e dall’importante forza propulsiva di poter scoprire in loro stessi, un nuovo e personale approccio all’arte, in questo caso attraverso la metodologia dell’improvvisazione vera e propria arte.
    Le varie perfomance serali, dimostrazioni del lavoro svolto nelle ore pomeridiane, hanno offerto al pubblico intervenuto, tutta l’energia creativa e preziosa, che è scaturita da questo importante lavoro.

    Il settimo incontro avverrà dunque il quarto venerdì del mese e ossia, venerdì 23 maggio 2014. L’orario sarà il consueto: dalle ore 15,30 alle 18,30 il workshop e la perfomance serale con tutti i partecipanti, alle ore 22,00.

    “Il suono dell’improvvisazione” è un ciclo di incontri a carattere di workshop teorico-esperenziali, dedicati alla musica improvvisata e alla sua arte, organizzati dal TRA ( Teatro Rossi Aperto), su idea e progetto del musicista Eugenio Sanna, che si svolge nell’ambiente dello stesso Teatro Rossi, in via Collegio Ricci, n° 1 (angolo Piazza Carrara).

    Una prima parte del workshop, è dedicata dunque alla discussione, amplificazione e condivisione di alcuni temi, aspetti più o meno teorici ma in ogni caso, concetti legati al grande dibattito che avviene da moltissimo tempo ormai, attorno alla contemporanea musica improvvisata e con riferimento ai due testi-chiave, ormai storici: ” Note sulla natura della musica creativa” di Leo Smith ( edizione originale “Creative Music”, tradotto dal Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale- C.R.I.M. di Pisa e edito da Nistri-Lischi nel 1982) e il celeberrimo “L’Improvvisazione” di Derek Bailey, attualmente ristampato dalla casa editrice E.T.S. di Pisa.
    Due testi intensi e ricchi di preziosi suggerimenti e visioni del mondo, che fanno della musica improvvisata una vera e propria arte da utilizzarsi anche nella vita quotidiana. La scoperta di poter improvvisare in musica come anche in altri campi espressivi, coincide spesso con l’esistenza di un potere segreto che è insito in ogni individuo che si voglia esprimere con qualsiasi mezzo artistico.

    Per quanto riguarda la parte esperenziale, verranno proposti degli esercizi atti a sviluppare una propria capacità improvvisativa sia attraverso lo strumento che non. Gli esercizi saranno eseguiti sia nella formula del solo, del duo, trio, quartetto, fino all’insieme collettivo di tutti i partecipanti. In ogni caso qualsiasi esercizio suggerito, avrà sempre a che fare con una metodologia completamente improvvisativa.
    Il seminario è aperto ai musicisti che suonino qualsiasi strumento ma anche a tutti coloro che provengano da altre aree espressive e a qualsiasi persona che fosse interessata a partecipare, per motivazioni personali.

    Occorre precisare che l’accento è posto dunque sul concetto di improvvisazione in maniera totale, ampia e allargata e non idiomatica. Verrà sviluppato inoltre il concetto di ascolto interiore ed esteriore, per poter per poter arrivare attraverso esso, a nuove sonorità mai utilizzate, tessuto e nutrimento fondamentale della musica improvvisata. Per quanto riguarda il gruppo stesso l’ottica è spostata sia su di una modalità di manifestazione collettiva, verso una finalità di ricerca di un suono e di una espressione globale, sia di un approccio individuale e personalizzato per ciascun partecipante.

    E’ indispensabile, che chi intenda seguire questo ciclo di incontri, se musicista, porti con sé il proprio strumento e se elettrico, ( chitarre, bassi, tastiere ecc..), un amplificatore per il suono e tutto il necessario per poter suonare. Durante i vari incontri non si farà uso dell’impianto di amplificazione per la voce.

    Per informazioni e iscrizioni, telefonare a Eugenio Sanna, tel. 334 236 63 24; oppure scrivere al seguente indirizzo e-mail: sanna.eugenio@gmail.com
    Vedi anche il sito del Teatro Rossi (via Collegio Ricci n° 1, Pisa): http://www.teatrorossiaperto.it/‎ o: musica@teatrorossiaperto.it

    Eugenio Sanna (www.eugeniosanna.it), chitarrista originale e versatile e musicoterapeuta, conduce da sempre una ricerca di rigore estremo che non conosce compromessi. Ha partecipato dal 1976 fino al 1986, alla fondazione del C.R.I.M. ( Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale) a Pisa, città dove attualmente vive. Ha suonato con i maggiori musicisti contemporanei ed esponenti della musica improvvisata ma anche con artisti provenienti da altre aree espressive: Peter Kowald, Derek Bailey, Roger Turner, Edoardo Ricci, John Zorn, Giovanni Canale, Tristan Honsinger, Stefano Bartolini, John Edwards, Giuseppe Chiari, Edoardo Marraffa, Steve Noble, Luca Tilli, Tony Rusconi, Sebi Tramontana, Thomas Lehn, Tiziana Bertoncini, Esther Lamneck, Eric Lyon, Ute Volker, Eddie Prevost, Patrizia Oliva, Stefano Giust, Paed Conca, Carlo Actis Dato, Mauro Orselli, Phil Minton, Liz Allbee, Marco Cristofolini e molti altri. Interessato alla fusione di diversi linguaggi artistici, partecipa e progetta perfomance anche con danzatori quali Douglas Dunn, Roberto Castello, Cheryl Banks, Manrico Fiorentini, Atsushi Takenouchi, Katie Duck, Charlotte Zerbay, Paola Lattanzi. A partire dal 94′, viene invitato a tenere periodicamente delle lezioni sulla musica improvvisata dal dipartimento di musica elettronica e contemporanea della New York University, per gli studenti di quella università. Per dodici anni ha portato avanti un laboratorio di musica per la casa circondariale G.Don Bosco di Pisa e dal 2001 conduce due laboratori con finalità espressive e terapeutiche, per l’associazione di riabilitazione psicosociale L’Alba, nella stessa città in cui risiede.

    Luigi Guarnieri ( http://www.luigiguarnieri.org/biografia.htm), pianista, multisrumentista e inventore di strumenti a fiato, si interessa fin dall’inizio della sua intensa carriera musicale, alla musica di autori d’avanguardia quali Karlheinz Stockausen, Luigi Nono, Giorgy Ligeti, Pierre Boulez e Iannis Xenakis, musica alla quale si sottopone, con un severo e coscienzioso studio.
    Sotto l’influenza di docenti come Salvatore Di Gesualdo, Sylvano Bussotti con il quale studia analisi e composizione a Fiesole e Mauricio Kagel ma anche Brian Ferneyhough e Franco Donatoni, si dedica alla ricerca di nuovi sistemi di notazione, realizzando così più di cento partiture grafiche. Successivamente si laurea anche in Paleografia Musicale a Cremona.
    Per quanto riguarda la musica elettroacustica ed ambientale ha studiato con il compositore Albert Mayr con il quale ha realizzato diversi progetti all’interno dei festival del G.A.M.O. (Gruppo Aperto Musica Oggi). Nel 1999 sospende i suoi contatti con il mondo accademico e si dedica nuovamente con passione alla musica improvvisata e all’autoproduzione digitale. Sotto questo aspetto presenta l’importante opera da camera interdisciplinare dal titolo “O corte onde della terra vicina” considerata dal musicologo Guido Molinari, oltre che un implicito omaggio a Luigi Nono, un chiaro presagio per la scena musicale negli anni a venire del nuovo millennio. Nel 2003 Ha fondato, consolidando il gruppo artistico già formatosi nel 2001 e aggiungendovi l’apporto fondamentale di Marcello Bizzarri, “Officine C.R.O.M.A.” (Centro Ricerche Olistiche Musica Arte) realizzando un’intensa attività di performance, concerti e installazioni sul territorio con l’intento di sensibilizzare la popolazione alla sperimentazione artistica delle varie discipline indipendentemente dalle loro influenze culturali e dalla loro età anagrafica. La presentazione ufficiale è avvenuta in novembre negli spazi di BZF (dell’editore Vallecchi) con un allestimento/installazione e diverse performances. Sempre in quegli anni, parallelamente continua il lavoro con il computer, sia con finale, estremizzando il lavoro compositivo verso i limiti delle complessità ritmiche (nested tuplets), che con l’utilizzazione musicale di procedimenti matematici e scientifici, attraverso l’utilizzo delle teorie sui frattali, delle reti neurali e degli algoritmi di derivazione gematrica. In questa direzione ha preparato una nuova produzione discografica digitale, con orchestre virtuali di suoni campionati. A Spoleto viene realizzata la prima parte di “Resonance II” (Praeludium nihil jucundius) durata 12 ore, nel bosco sacro di Monteluco a cura dell’ Officine Croma Open orchestra.

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