Teatro Magro

Teatro MagroVenerdì 16 e Sabato 17 maggio
alle ore 21.30

Teatro Rossi Aperto
Presenta

Teatro Magro

Senza Niente – l’attore
Senza Niente 3 – l’amministratore
regia di Flavio Cortellazzi, con Alessandro Pezzali e Andrea Caprini

Dissacrante, meta teatrale, ironico e autoironico, disfattista e celebrativo, Teatro Magro porta al Teatro Rossi Aperto, venerdì 16 e sabato 17 maggio, il progetto Senza Niente.  Si tratta di monologhi che giocano con i luoghi comuni, affrontando con intelligenza il tema della crisi del teatro e della cultura, portando in questo caso in primo piano le figure dell’attore e dell’amministratore in scena. Figure tanto care al teatro italiano, quanto ormai alle prese con cambiamenti radicali tra rinnovamento e vecchia guardia.
Una scena scarna, un allestimento “senza niente”, per una tetralogia sarcastica e decisamente unica nel suo genere, che non vuole offrire soluzioni o ricette preconfezionate, ma semplicemente prendere le distanze e contemplare il panorama attuale con uno sguardo critico, raccontando e raccontandosi, lasciando un sorriso dal retrogusto amaro, un’ironia laconica che vuole denunciare la situazione per far riflettere il pubblico, ognuno secondo la propria coscienza.
Sullo sfondo, un orizzonte disfatto e disfattista all’interno del quale la qualità e la professionalità vengono sempre più frequentemente accantonate a favore di una schizofrenia dei generi e del sensazionalismo spettacolare. Nel pieno di tale situazione, in uno stato di completo smarrimento, si posiziona il Teatro Magro di Mantova, in una condizione surreale nella quale il futuro appare incerto.

Senza Niente – l’attore è uno spettacolo disincantato, nel quale il confine tra attore e personaggio diventa labile, così come è labile il limite tra finzione e realtà. Teatro Magro ha voluto in questo modo scrivere e interpretare una pezzo teatrale ironico, che irride agli stereotipi del teatro tradizionale, alle varie etichette ed ai cliché che si accumulano negli intenti classificatori della critica incancrenita, non sottraendosi con arroganza ad essi, ma ridendo di essi e con essi. In evidenza, un attore ben consapevole del proprio ruolo, ma frustrato dal sistema che non valorizza il teatro, aberrandolo alla schizofrenia di generi e di livelli qualitativi discutibili, pone in atto una denuncia nei confronti di una classe politica totalmente disattenta alla cultura. Cultura che invece dovrebbe tornare ad essere partecipazione rispettosa, diventando faro di pensiero, massima interprete della civiltà di un territorio. Cultura che deve scrollarsi di dosso la fragile dimensione amatoriale, abbandonando esibizioni basate sulla pura estetica, avulse di significato.

Senza Niente – l’amministratore, d’altro canto, presenta il punto di vista di chi, invece, deve far quadrare quotidianamente il bilancio. Infatti, l’artista deve vivere di materialità, e non solamente di gratificazione. Se l’artista si considera un professionista, deve far rivalere i suoi diritti di lavoratore e pretendere compensi spesso non quantificabili, in quanto l’opera artistica, è, per definizione incommensurabile. Tuttavia, sfortunatamente i numeri non mentono, e, se il teatro si considera un’impresa a tutti gli effetti, per sopravvivere, o meglio, vivere, è necessario fare i conti.

Senza Niente – l’attore e Senza Niente 3 – l’amministratore, diretti da Flavio Cortellazzi, diventano così i volti sarcastici delle professionalità teatrali vittime di stereotipi, di antichi schemi alla ricerca di un riposizionamento nel contesto attuale. Due monologhi che non offrono soluzioni o ricette preconfezionate, ma semplicemente prendono le distanze e contemplano il disarmante panorama attuale con uno sguardo critico, raccontando e raccontandosi, lasciando un sorriso dal retrogusto amaro, un’ironia laconica in grado di far riflettere il pubblico, secondo la propria sensibilità.

I due monologhi andranno in scena lo stesso giorno, alle 21.30 di venerdi e sabato Senza Niente – l’attore e alle 22.30 sia Sabato che Domenica Senza Niente 3 –  l’amministratore. Il pubblico quindi potrà scegliere se assistere ad uno solo dei monologhi o ad entrambi.

L’ingresso è a offerta minima consigliata, il ricavato andrà a sostegno del progetto Teatro Rossi Aperto

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