Trovare chiuso

sabato 1 giugno alle ore 21

Trovare Chiuso

Poeti per il Teatro Rossi Aperto di Pisa

Questa serata, nata da un’idea di Giulia Martini, è l’espressione del desiderio, da un lato, di rendere conto della dimensione polifonica della giovane poesia contemporanea, attraverso le letture di poeti scelti anche sulla base della diversità di soluzioni che i loro testi propongono; dall’altro, di celebrare un’occasione di convivialità e dialogo all’interno di un luogo quasi sacro come quello del teatro, legato al gesto poetico per connessioni profonde.
Accompagneranno la serata le melodie dissonanti e taglienti degli Addio Proust!, con la partecipazione di altre artiste e artisti.
Il titolo Trovare chiuso si realizza almeno su tre piani di significato: prima di tutto, fa riferimento esplicito al trobar clus dei poeti provenzali, chiamati trovatori dal verbo trobar: fare poesia, comporre versi. Poi, c’è un rimando alla storia recente del luogo ospitante, il Teatro Rossi Aperto: un luogo che abbiamo effettivamente trovato chiuso e forzatamente riaperto, grazie a quella propensione non contemplativa che sembra caratterizzare a vari livelli la nostra generazione. Infine, quella della delusione delle aspettative, della paralisi o dell’immobilità è un evento che accomuna orizzontalmente ognuno: i singoli individui (nella forma del dialogo tradito, della promessa non mantenuta) e il consorzio sociale (i bandi pubblici, i porti…). Ma a tutte le declinazioni della chiusura, la poesia e l’arte reagiscono con mezzi specifici e insostituibili, che saranno al centro del nostro incontro di sabato 1 giugno.

Giulia Martini è nata a Pistoia e vive a Firenze, dove si è laureata in Letteratura italiana contemporanea con una tesi su Pigre divinità e pigra sorte di Patrizia Cavalli. A giugno 2018 è uscita, per i tipi di Interno Poesia, la sua seconda raccolta di testi poetici, Coppie minime (Premio Ceppo Selezione Poesia). Sempre per Interno Poesia ha curato l’antologia Poeti italiani nati negli anni ’80 e ’90, il cui primo volume è stato pubblicato a marzo 2019. Sue poesie sono comparse su varie antologie e riviste, tra cui «Poesia», «Gradiva» e «Paragone Letteratura», fondata da Roberto Longhi, e trasmesse recentemente nel programma radiofonico Fahrenheit di Radio 3 Rai.

Gli Addio Proust! sono un trio nella sua forma più essenziale e scarna: chitarra – voce / basso / batteria. Crudo come la musica che propongono. la band, caratterizzata da batteria ipnotica e reiterante, basso profondo e viscerale, chitarra sporca e dissonante, propone un rock alternativo e psichedelico con testi in italiano, in parte influenzato dalla musica garage e anni novanta.
La band nasce a Firenze nell’aprile del 2015 in occasione di Arezzo Wave 2015 Toscana, nell’ambito della quale è selezionata tra le migliori 28 band, risultato che viene replicato nelle tre edizioni successive. Nel 2016 esce l’album d’esordio, “Io non ho mai perso il controllo” (2016, Red Cat Records, prodotto da Guido Melis), dal quale è estratto il singolo “Macello”. Nel 2017 la band raggiunge la finale del Pistoia Blues In contest ed è inoltre selezionata tra le 110 migliori band italiane in lizza per il concorso 1m next, in occasione del quale è stato presentato il video ufficiale di “Macello”. Nel 2018 il trio conclude con successo una campagna Musicraiser finalizzata alla realizzazione del video di “Pesci”, secondo singolo estratto dal disco, realizzato con Blanket Studio, e viene selezionato per esibirsi al Meeting del Mare di Marina di Camerota.
Gli Addio Proust! sono attualmente impegnati nella scrittura del secondo disco.

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