Marquez Live Solo

sabato 10 giugno ore 21:30

MARQUEZ

live solo

Andrea Comandini in concerto

 

A quattro anni di distanza dall’ultimo disco, l’11 aprile viene pubblicata in una speciale edizione limitata e nei digital store “Lo Stato Delle Cose”, un lavoro autoprodotto sulle colline di Cesena.

“Da dove bisogna partire?“
Da qui, da un’urgenza espressiva e compositiva che stringe come un pugno allo stomaco, nasce il nuovo disco di Marquez, moniker con espliciti riferimenti letterari dietro cui si cela il progetto di Andrea Comandini, voce intensa della scena indipendente romagnola. Produttore, compositore e polistrumentista, prima negli anni ’90 con gli MWB (di cui si ricorda in particolare il disco del 1998 Zobia blu, prodotto da Omar Pedrini), e poi dal 2004 completamente calato nel progetto Marquez, con cui Comandini, seppur schivo dal punto di vista mediatico, si fa conoscere e apprezzare dalla critica di settore, pubblicando tre album (L’incredibile storia del malinteso tra il Dottor Poto e la Banda dell’acqua minerale, Il rumore migliore e Figlio del Diavolo) e un EP (L’anno del toro).

Breve BIO
Andrea Comandini ha lavorato con “Aidoru”, “Lova”, “Pulsar”.
Nel 1997 rappresentano l’Emilia Romagna ad Arezzo Wave, nello stesso anno lavorano insieme ad Ivan Graziani, dal lavoro svolto si decide dunque di pubblicare solamente un ep “Abbi pietà”.
Nel 1999 si crea il contatto con Sonica e il gruppo incomincia a lavorare insieme a Gianni Maroccolo per la realizzazione del secondo album. Contemporaneamente Andrea incomincia a collaborare in qualità di musicista e sound designer con la compagnia teatrale Motus e con la quale partecipa ad importanti festival internazionali. Tra il 2010 e il 2011 Andrea produce ed è coautore di alcuni brani di “Blu”, album d’esordio di Andrea Cola e “Tierkreis” di Karlheinz Stockhausen interpretato dagli Aidoru. Insieme ai Julie’s Haircut, che segue dal vivo per tutto il tour di “Our secret ceremony” registra il 7’’ “Julie’s Haircut play Jodorowsky e Rota”.

“Da dove bisogna partire?”
Dal punto più drammatico della messa in scena, quando tutti si aspettano che la sceneggiatura abbia uno slancio risolutore verso i tre/quarti della sua durata e invece non succede niente, si può solo guardare sempre più a fondo, fino a scavare dentro a ogni singolo dettaglio del quadro, fino a che se ne riescono a sentire gli odori e non si può che diventarne parte”.

Per info: teatrorossiaperto@gmail.com

Web site: www.marquezonline.com

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