Ogni 7 anni il nostro corpo cambia profondamente. Rudolf Steiner afferma che la nostra vita ha una sequenza ciclica di cambiamenti mentali e fisici che avviene a prescindere dalla nostra consapevolezza.
Da questo presupposto nasce un evento spettacolare della durata di 12 ore che attraverserà gli spazi del Teatro Rossi Aperto dalle ore 13.00 alle 01.00 di sabato 18 maggio.
Un work in progress per verificare e testare tutti i materiali scenici che in questi mesi sono stati provati in sala.
Un evento che giocherà tra improvvisazione teatrale e sequenze di scene partiturate.
Una sequenza di ospiti. Tre momenti conviviali. Il tentativo di creare un bosco reale grazie a Treedom s.r.l. per diminuire l’impatto di Co2 dell’evento. Il tentativo di mettere in scena un Faust collettivo. Il tentativo di finire un Puzzle di 1500 pezzi.
Tutto questo per riflettere maggiormente sull’evoluzione dell’uomo e sugli schemi culturali, politici e religiosi che si condizionano quotidianamente.
Tutto questo per essere Fight_____
Il nostro corpo è una macchina perfetta, senza uno scopo preciso.
Unica certezza è che si deteriora con il tempo e che le sue funzioni vitali smettono di funzionare.
Se le basi di qualsiasi pensiero filosofico, religioso, scientifico fossero rimesse in discussione e analizzate alla base?
Se provassimo ad osservare antropologicamente e socialmente tutti i modelli che l’uomo ha costruito per sopravvivere?
Se tornassimo alle domande basilari, privi di preconcetti e di immaginario collettivo, che cosa succederebbe?
Fight si pone l’obbiettivo di proporre un nuovo schema: frullare tutto quello che il mondo ha prodotto per analizzarlo e agirlo realmente con lo spettatore.