Dal Matto al Mondo

Dal matto al mondo dei Tarocchi Dal Matto al Mondo: i Tarocchi immaginati da Betta
Percorso visionario tra gli arcani maggiori

Venerdì 4 Ottobre

19:00 esposizione di Elisabetta Bani

21:00 reading di Massimo Gritti
a partire da Il castello dei destini incrociati e La taverna dei destini incrociati di Italo Calvino

 

I Tarocchi
” Tre anni fa mi è stato chiesto un intervento per allestire la sala espositiva della limonaia di Villa Strozzi a Firenze, durante la programmazione degli spettacoli del Circo Paniko. In maniera del tutto spontanea ho pensato ai Tarocchi, che nella mia mente si adattavano bene alla tematica circense.
La mia intenzione/tentazione è stata di restituire ai Tarocchi la leggerezza del gioco, in modo che anche un bambino potesse utilizzarli. Oltre allo strumento pittorico, e quindi al come,  ho dovuto affrontare anche un perché, non solo in termini stilistici, ma anche a livello profondo; perciò, in qualche modo, ogni carta ha alle spalle un vissuto reale, una situazione di partenza che richiama la mia esperienza diretta. Quindi ho dipinto la prima carta, la numero zero, partendo proprio dal circo : così il Matto, invece che essere il viandante con la sacca in spalla e il cane che gli morde il culo,  ad un passo dal precipizio, è diventato una bimba sorridente dai capelli rossi, con la maglia a righe di Freddy Krueger, che strizza dei lombrichi con le mani.
Tra le letture che mi hanno ispirata segnalo : ‘Il castello dei destini incrociati ’di Italo Calvino, ‘Il tarocco intuitivo’ di Swami Prembodhi e Swami Anand Rajendra, 1979 Ed. Re Nudo e ‘La via dei tarocchi’ di Alejandro Jodorowski. E poi c’è il fantastico Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle, a Capalbio.” – (Elisabetta Bani)

Il reading
Si tratta di una raccolta di dodici racconti brevi, definizione quanto mai insufficiente e riduttiva per un’opera metaletteraria importante e di straordinario fascino, in cui l’autore non si limita a raccontare storie, ma apre al lettore la sua fucina creativa, lo accompagna tra i personaggi che attendono silenti di essere chiamati in causa, come attori dietro i pesanti tendaggi delle quarte, e le spie fantastiche pronte a illuminare le scene.
L’opera si articola in due parti, Il castello dei destini incrociati e La taverna dei destini incrociati, ciascuna introdotta da un breve paragrafo che costruisce la scena su cui si muovono i personaggi e racconta l’antefatto.