Big dreamers never sleep

“Voi non dovete far altro (io credo) che continuare semplicemente a essere voi stessi: il che significa essere continuamente irriconoscibili. Dimenticare subito i grandi successi: e continuare imperterriti, ostinati, eternamente contrari, a pretendere, a volere, a identificarvi col diverso; a scandalizzare; a bestemmiare.” Pier Paolo Pasolini

Non è facile trovare in una città contemporanea uno spazio di bellezza. Non è facile trovare lo spazio e non è facile trovare il tempo, per la bellezza.
Succede però, in casi rari, che una comunità di persone più o meno diverse si prenda la libertà di scoprire sulla propria pelle che la bellezza c’è, e che basta saperla riconoscere.
Mercoledi 31 ottobre il Teatro Rossi Aperto di Pisa è diventato spazio di una performance collettiva, di un happening, al quale più o meno consapevolmente un numero veramente alto di cittadini ha partecipato.
E hanno partecipato tutti. Madri, padri, bambini, squatter, studenti, precari della conoscenza e della vita. Tutti hanno fatto diventare il teatro un luogo magico, pulsante di vita e di gioia.
C’era una folla gremita nel foyer, che aspettava ansiosa il proprio turno, c’erano attori e attrici, studenti e lavoratori, donne e uomini, ubriachi e non, ombrelli a fiori e cappelli panama che hanno trasformato uno spazio fino a un mese fa morto in uno spazio di creazione collettiva, di potenziale rivoluzione.
Tra la paura di farsi accompagnare dagli attori e dalle attrici per le sale buie del teatro, è stato bello scoprirsi abbracciati alla propria compagna di corso in beni culturali, o abbracciati a una colonna che abbiamo scambiato per un amico o mano nella mano al proprio figlio che di teatro e rivoluzione probabilmente capisce poco, ma che ha gli occhi spalancati come quando si racconta una favola.
La favola, in questo caso, è che a Pisa, per qualche ora, lo spazio e il tempo per la bellezza l’abbiamo trovato insieme, sussurrandoci nel buio, lontani dalle telecamere di sorveglianza, che la città è di tutti e che tutti hanno diritto di attraversarla e di viverla.
” Big dreamers never sleep.” E. A. Poe
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