Laboratorio Città Precaria

Laboratorio Città Precaria //
tutti i giovedì alle 18 al Teatro Rossi Aperto (Sala Granducale)
Dopo i primi quattro incontri (leggi l’appello di convocazione), come città precaria abbiamo individuato alcune tracce di lavoro, le abbiamo seguite e abbiamo iniziato a dare forma a un percorso.
Si tratta di qualcosa che ancora muta, ma che dobbiamo rendere pubblico e pubblicamente fruibile per agevolare la partecipazione. Ah, a proposito, città precaria si incontra al primo piano del TRA, in sala Granducale. Non cercateci nel foyer.

Traccia:
L’idea-guida è quella di indagare le relazioni a partire dallo spazio urbano: nelle piazze immediatamente adiacenti il Teatro Rossi Aperto si incrociano vite che spesso non si incontrano, traiettorie e gruppi sociali che hanno della città un’immagine reciprocamente invisibile e certamente cancellata dalla visione dominante: migranti, studenti, commercianti, impiegati dell’università o del settore privato, professionisti, ricercatori, docenti, turisti, pensionati.
Riflettendo su flussi, persone, lavori, tempi e tipi che ruotano attorno a Piazza Carrara e Piazza Dante, ci siamo dati come obiettivo minimo quello di indagare, con gli strumenti della sociologia e dell’antropologia urbane, il modo in cui la precarietà cambia la configurazione spaziale, socio-economica e abitativa anche di quei luoghi che per secoli sono stati fulcro e motore di socialità: le piazze, appunto.

Tappe:
Nei prossimi incontri (28 marzo, 4 aprile, 11 aprile) circoscriveremo l’oggetto dell’inchiesta e faremo una formazione minima ma imprescindibile per fare le interviste e i reportage, che si avvarranno anche della fotografia come metodo di indagine/narrazione.
Consapevoli delle necessità formative continue, dell’importanza dell’approfondimento e del fatto che l’inchiesta modifica chi la fa, avvieremo parallelamente ad essa un percorso di cinque (?) tappe tematiche che vertono proprio sugli aspetti che vogliamo catturare nell’inchiesta. Così, tra la fine di aprile e il mese di maggio (seguirà a breve il calendario) faremo cinque incontri su
– città e precarietà
– città e differenze
– città ed eventi
– città e creatività/cultura
– città e progettazione

Scopi:
Non c’è trama senza ordito.
L’azione trasformativa del TRA deve ricorrere ad un’indagine rigorosa del contesto per potersi svolgere efficacemente. Riprogettare la socialità e la vitalità di due piazze in crisi è uno degli obiettivi che ci diamo. Spingere, attraverso l’inchiesta, alla soggettivazione di chi le attraversa è già politica.
Ci sforzeremo di comporre un racconto collettivo della precarietà a partire dalla narrazione del luogo e del contesto. La riconoscibilità della condizione precaria, infatti, sembra compromessa a monte dal fatto che le esperienze di vita e lavoro sono strutturalmente diverse. La crisi specifica in cui si trovano le due piazze, il Teatro Rossi e la Sapienza sono un insolito terreno comune per riannodare i fili delle nostre vite divergenti e scomposte.

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